SOGNO DI UNA SERA AL PARCO
E’ un progetto di promozione del territorio sia culturale che sociale. L’obiettivo è riscoprire il luogo “parco” all’interno di un comune, una città come spazio ideale per ricreare la socialità e l’aggregazione specie in un momento complicato ed extra-ordinario come questo che stiamo vivendo.
Per farlo al meglio, La Compagnia ha scelto un protagonista indiscusso del teatro mondiale: William Shakespeare.
Un susseguirsi di scene (monologhi e dialoghi) accompagnano i partecipanti in un’inevitabile indagine dell’animo umano. E chi meglio del giovane bardo può rappresentare questo bisogno di “ritrovarci”con le nostre contraddizioni, fragilità ed emozioni?
L’obiettivo è di richiamare i giovani ad un diverso modo di vivere la socialità e sicuramente questo autore ha la capacità di coinvolgere tutte le età perché racconta storie di famiglie, di adolescenti, di incantesimi e di amore. Per aiutarci in questo breve ma intenso viaggio un altro ingrediente fondamentale è
sicuramente la natura che ci circonda e la dinamicità che è in grado di regalarci un teatro inusuale quale è appunto il parco.
La natura tutto vede, tutto sa e tutto può, anche divenire la più azzeccata delle scenografie per questi testi antichi ma così presenti e di forte impatto anche ai giorni nostri.
Regia di Sonia Cossettini
Con Sonia Cossettini, Mina Carfora, Francesco Cevaro, Nicola Fraccalaglio, Linda Giorgiutti, Paolo Mutti
articolo pubblicato su Udine Today in occasione dello spettacolo
IL MIO IRRESISTIBILE DIRITTO ALL’OBLIO
ovvero come ci siamo assentati
Dalla penna di Giulia Lombezzi la storia di tre persone (Wilma, Wanda, Walter) e delle loro tre dipendenze. Tre monologhi autonomi accomunati dal concetto di “diritto all’oblio”. La storia di Wilma è un paradigma di una delle dipendenze patologiche più attuali che abbiamo: la dipendenza da internet. Nella seconda ballata il diritto all’oblio è inteso nel senso letterale, giuridico del termine. La storia di Wanda, dolce ninfomane di paese, vuole rappresentare la difficoltà di rapportarsi al mondo se affetti da ninfomania e parallelamente la crudeltà di una rete pronta a mettere alla gogna e soffocare chiunque, per sbaglio o leggerezza, vi rimanga intrappolato. La terza ballata , la storia di Walter, racconta il diritto all’oblio inteso come la scelta di non vivere, di dimenticare sé stessi e le proprie fragilità lasciandosi andare alla dipendenza da eroina, droga che negli ultimi anni è tornata in auge fra i giovanissimi, non più iniettata in vena ma fumata. La città, il lago, il teatro, il web sono i punti d’incontro dei tre personaggi che non si toccheranno mai direttamente ma incroceranno varie volte le proprie strade, nella ricerca malinconica e inevitabile di un altrove dove potersi riposare dal dolore di vivere.
Testo di Giulia Lombezzi
Regia di Sonia Cossettini
Con Sonia Cossettini, Elena Genio, Stefano Trecca
70 MI DA’ 80